Google Generative Search Experience (SGE): Rivoluzione SEO in arrivo

Google sta lavorando su una delle più grandi innovazioni mai introdotte nelle SERP: la Search Generative Experience (SGE). Questa nuova suite di funzionalità di ricerca incorpora risultati alimentati dall’intelligenza artificiale generativa nelle risposte delle query del motore di ricerca di Google. Ma cosa significa questo per il futuro della SEO?

Cos’è Google Search Generative Experience?

La Google Search Generative Experience è una nuova funzionalità che utilizza l’intelligenza artificiale generativa per creare sintesi dei risultati di ricerca. Questo permette agli utenti di ottenere rapidamente una panoramica di un argomento, senza dover cliccare sui singoli siti web. Inoltre, SGE fornisce una breve panoramica dell’argomento, compresi fatti, cifre e concetti chiave, e include collegamenti a informazioni più dettagliate, come articoli, siti web e video.

Ecco alcune delle sue caratteristiche principali:

  1. Generative AI: SGE utilizza l’intelligenza artificiale generativa per creare sintesi dei risultati di ricerca. Questi risultati vengono poi visualizzati accanto ai risultati di ricerca tradizionali, permettendo agli utenti di ottenere rapidamente una panoramica di un argomento senza dover cliccare sui singoli siti web.
  2. Overview: SGE fornisce una breve panoramica dell’argomento cercato, includendo fatti, cifre e concetti chiave. Questo può essere particolarmente utile per gli utenti che stanno cercando informazioni su un argomento per la prima volta o che desiderano avere un rapido ripasso.
  3. Link: SGE include anche collegamenti a informazioni più dettagliate, come articoli, siti web e video. Questo permette agli utenti di approfondire un argomento, se lo desiderano.

Come ottenere l’accesso in anteprima a GSE?

early access google search generative

Al momento, l’accesso a Google Search Generative Experience (SGE) è limitato e richiede un account Gmail USA e una connessione tramite VPN a un server degli Stati Uniti. Ecco i passaggi che ho eseguito per ottenere l’accesso in anteprima:

  • Acquista un account Gmail USA: Puoi acquistare un account Gmail USA da un sito affidabile come UseViral. Questo sito offre account Gmail verificati, che possono essere utilizzati per accedere a SGE. Puoi visitare il sito qui e seguire le istruzioni per acquistare un account.
  • Installa una VPN: Una VPN, o Virtual Private Network, ti permette di connetterti a Internet come se fossi in un altro paese. Ci sono molte VPN disponibili, sia gratuite che a pagamento. Alcune delle più popolari includono NordVPN, ExpressVPN e CyberGhost. Dopo aver scelto e installato la tua VPN, dovresti configurarla per connetterti a un server negli Stati Uniti.
  • Connettiti alla VPN: Una volta installata la VPN, dovresti essere in grado di connetterti a un server negli Stati Uniti. Questo ti farà apparire come se fossi fisicamente negli Stati Uniti, permettendoti di accedere a SGE.
  • Accedi al tuo account Gmail USA: Dopo aver stabilito la connessione VPN, accedi al tuo account Gmail USA. Da qui, dovresti essere in grado di accedere a SGE.
  • Visita la sezione Lab di Google: Non tutti gli account Gmail sono idonei ad accedere a Lab, la sezione sperimentale delle novità in fase di introduzione di Google. Se il tuo account è idoneo, dovresti essere in grado di accedere a SGE da qui.

L’impatto di SGE sulla SEO

La Search Generative Experience sta già influenzando la direzione della SEO. Google sta infatti lavorando al rilascio di questa innovativa funzionalità, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le persone cercano informazioni. Questo significa che le strategie SEO dovranno adattarsi a questo cambiamento.

Per esempio, con SGE, i contenuti generati dall’IA vengono visualizzati accanto ai risultati di ricerca tradizionali. Questo potrebbe cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con i risultati di ricerca, poiché potrebbero ottenere le informazioni di cui hanno bisogno direttamente dalla SERP, senza dover visitare i singoli siti web.

Inoltre, SGE potrebbe influenzare il modo in cui i siti web vengono classificati nei risultati di ricerca. Ad esempio, se un sito web fornisce informazioni dettagliate e accurate che possono essere facilmente sintetizzate dall’IA, potrebbe essere favorito nei risultati di ricerca.

Le Novità messe in campo da Google

Sebbene sia stato lanciato da poco tempo, GSE ha già messo in campo numerosi cambiamenti che impatteranno sul modo in cui siamo abituati ad utilizzare le SERP.

Questa sezione verrà periodicamente aggiornata per fornire aggiornamenti in merito alle novità introdotte dall’AI di Google nei risultati di ricerca.

Scheda Converse

Se hai già familiarità con Google Search, saprai che ci sono diverse filtri che appaiono sotto la casella di ricerca. Di default, otterrai risposte nella modalità “Tutto”, che mostra tutti i tipi di risultati, come notizie, immagini, video, ecc. Tuttavia, hai la possibilità di selezionare specificamente immagini, video o notizie per ottenere risultati più pertinenti, senza dover navigare nella modalità “Tutto”.

filtri google search

Con l’introduzione di SGE, vedrai un’opzione aggiuntiva chiamata “Converse” nell’elenco. Puoi utilizzare la modalità “Converse” per avere un dialogo continuo, evitando di dover effettuare ricerche multiple. Questo può essere particolarmente utile in situazioni in cui, ad esempio, stai cercando una località e poi fai domande successive sulla stessa (come quando stai pianificando un viaggio).

modalità converse gse

La modalità “Converse” è simile all’uso di Google Bard, dove puoi interagire col bot AI in modalità dialogo. Come accennato, se fai una domanda di approfondimento a partire dalla risposta generata dall’IA, verrai automaticamente indirizzato alla scheda “Converse”. Puoi continuare a fare domande pertinenti o cliccare sul pulsante “Reset” per iniziare una nuova conversazione.

Una volta terminato, puoi cliccare sul pulsante “Search” nell’angolo in alto a sinistra per tornare alla pagina principale di ricerca di Google.

A mio avviso, questo è il modo corretto di implementare l’IA come un’opzione aggiuntiva, invece di inserire forzatamente SGE nella scheda di ricerca principale (sotto la sezione “Tutto”). In futuro, una volta che l’entusiasmo per l’IA si sarà attenuato, immagino che la scheda “Converse” sarà disponibile come le altre schede, senza mescolarsi con i risultati di ricerca “Tutto”.

Filtro Perspectives

Google ha introdotto un nuovo filtro di ricerca che permette agli utenti di avere una visione d’insieme delle diverse prospettive su un determinato argomento.

Attualmente disponibile solo da mobile negli States, Il filtro Perspectives utilizza una serie di tecniche per identificare e classificare le diverse prospettive su un argomento. Queste tecniche includono:

  • L’analisi del linguaggio naturale per identificare i diversi punti di vista espressi nel testo.
  • L’identificazione delle fonti che sostengono diversi punti di vista.
  • La valutazione della credibilità delle fonti.

Il filtro Perspectives utilizza quindi queste informazioni per creare una panoramica delle diverse prospettive su un argomento. La panoramica include una breve descrizione di ogni prospettiva, un link alla fonte originale e una valutazione della credibilità della fonte.

Il filtro Perspectives può essere uno strumento utile per ottenere una visione più completa di un argomento. Può aiutarti a vedere diversi punti di vista e a capire meglio le complessità di un argomento. Se stai cercando informazioni su un argomento controverso, il filtro Perspectives può essere uno strumento prezioso.

Come si comporta SGE con le varie Query di ricerca?

Questa a mio avviso è la parte più interessante. Dopo settimane di utilizzo posso realizzare una rapida overview dei comportamenti di SGE in base alle query di ricerca effettuate. Essendo una versione Beta chiaramente i risultati saranno suscettibili di ulteriore intervento da parte del team di sviluppo di Google Search.

Ho pensato di fare una breve panoramica basandomi sugli intenti di ricerca.

Query Informazionali

Il funzionamento di Google Search Generative Experience (GSE) varia in base alla query di ricerca inserita. Nella maggior parte dei casi, Google fornisce automaticamente una risposta attraverso il box in evidenza. Tuttavia, in alcuni casi rari, l’utente deve premere il pulsante “Generate” per ottenere una risposta.

Questo è il caso, ad esempio, della query: “what is the best netflix series to watch right now?” In tutti gli altri casi di query informative, ho sempre ricevuto un contenuto generato automaticamente da GSE senza dover richiedere la sua generazione.

What is the best Netflix series to watch right now?

esempio di query informazionale con sge 01

What can I see if I go to Thailand?

esempio di query informazionale con sge 02

How to make homemade bread

esempio di query informazionale con sge 03

Un’osservazione particolare riguarda le query informative relative alle ricette. In questo caso specifico, Google non attiva nemmeno GSE e mostra il classico snippet dei dati in evidenza con alcune funzionalità in beta, come la possibilità di salvare la ricetta nella propria Collezione nella sezione Cookbook. Questa è una funzionalità sperimentale che permetterà di creare dei segnalibri personali categorizzabili direttamente nei risultati di ricerca di Google (SERP).

Query Navigazionali

In questo caso particolare, GSE ha sempre richiesto che io generassi manualmente il risultato. Questo è esattamente il comportamento che mi aspettavo. Dopo tutto, non avrebbe senso visualizzare un contenuto generato dall’IA per una query di questo tipo.

New York Times

esempio di query navigazionale con sge 01

Amazon

esempio di query navigazionale con sge 03

Facebook

esempio di query navigazionale con sge 02

Query YMYL

Ispirato dall’idea della mia amica e collega Valeria Vadalà, ho deciso di testare i risultati per le parole chiave relative al settore “Your Money Your Life”. Questa nicchia include siti che trattano argomenti legati alla salute, finanza, informazioni legali, informazioni politiche e governative. Proprio per questa ragione, Google pone particolare attenzione nel mostrare siti autorevoli, la cui autorevolezza sia verificata.

Per esempio, non posso scrivere contenuti relativi alle cure del cancro e sperare di posizionarmi nelle SERP solo perché il mio contenuto è di qualità. Google deve riconoscere la nostra autorità sull’argomento attraverso pubblicazioni ufficiali dei nostri studi, titoli di studio, eccetera.

L’argomento di discussione con Valeria era se le affermazioni fatte da Elizabeth Reid fossero veritiere o meno, ovvero se SGE non sarebbe stato attivo per questo tipo di parole chiave. Dai test che ho effettuato, sembra che SGE non filtri tutte le parole chiave (a differenza di quanto accade per le ricette).

How to cure cancer?

esempio di query YMYL con sge 01

How to invest for retirement

esempio di query YMYL con sge 02.jpg

What are the symptoms of the common cold?

esempio di query YMYL con sge 03.jpg

Can I sue my landlord for a leaky roof?

esempio di query YMYL con sge 04.jpg

How do I treat a fever?

esempio di query YMYL con sge 05

Query Local

A mio parere, insieme alle parole chiave di tipo transazionale, queste saranno quelle che porteranno maggiori vantaggi agli editori.

Il risultato di GSE permette un accesso immediato all’informazione e chi ha adottato le adeguate ottimizzazioni sul sito ne trarrà sicuramente beneficio, anche a discapito dei grandi player. Le schede in Maps avranno un ruolo fondamentale nel fornire dati sempre più precisi, quindi tutti i proprietari di attività locali dovranno agire rapidamente per aggiornare le informazioni necessarie.

Best new restaurants near me

esempio query local gse

Secondo me, questo è un tipo di ricerca che potrebbe incentivare l’utente a cliccare su “Ask a Follow Up”, una funzionalità che, come Bing, permette di interagire con Google Bard e affinare ulteriormente i risultati. Ad esempio, ho richiesto di filtrare solo i ristoranti giapponesi:

esempio query local 02

Query Transazionali

A mio parere, insieme alle parole chiave locali, queste saranno le query che avranno l’impatto più significativo sui risultati degli editori.

Chiunque gestisca un e-commerce potrà effettivamente guadagnare visibilità grazie anche all’ottimizzazione del feed gratuito di prodotti offerto da Google sul Merchant Center.

Sarà fondamentale mantenere un feed costantemente aggiornato e che contenga tutte le informazioni richieste dagli utenti. Con questa strategia, Google potrebbe riuscire a riportare in ricerca utenti che negli anni hanno imparato a cercare query transazionali direttamente nei negozi specializzati come Amazon, quindi è importante essere pronti.

Best Mountain Bike

esempio di query transazionale gse 01

Questa è stata una delle keyword più fighe che ho analizzato. Notate in alto il filtro per categoria. L’utente può decidere come filtrare il listing in base alle proprie esigenze. Ad esempio ho selezionato il filtro “Men’s” ed ho subito ottenuto dei nuovi risultati.

esempio di query transazionale gse 02

La cosa ancora più figa è che l’utente può reperire direttamente in SERP informazioni fondamentali quali:

  • variabili di colore
  • dimensione del telaio
  • prezzo medio di vendita con link agli shop più pertinenti
  • dettagli relativi al brand ed informazioni strutturali
  • link a siti di recensioni autorevoli
  • User Review da Google
  • Review da video

esempio di query transazionale gse03

Impact drill screwdriver dewalt

esempio query transazionale sge 04

In questo caso, come si può osservare, i risultati sponsorizzati vengono mostrati addirittura dopo la risposta di SGE, una situazione che dubito fortemente continuerà a persistere, ma che per ora è unica nel suo genere.

Per la prima volta, Google mette la risposta utile per l’utente prima dei risultati sponsorizzati, un fatto davvero notevole. Questo si traduce in maggiori opportunità di posizionamento e conversione degli utenti, anche senza l’uso di annunci pubblicitari. Tuttavia, ribadisco che credo che questa funzionalità cambierà presto per fare spazio anche agli annunci sponsorizzati all’interno di SGE.

Query Open Question

Al momento non esiste una definizione ufficiale per queste parole chiave, quindi ho coniato un termine che, a mio avviso, identifica bene questo tipo di parole chiave. Quando SGE diventerà una realtà consolidata, assisteremo a un cambiamento radicale delle query di ricerca. La ricerca vocale ha già influenzato le nostre ricerche, dando spazio a query più ampie e sempre più discorsive, ma SGE darà un ulteriore impulso a questa tendenza.

Write a script that allow to close a popup on user scroll down

esempio di query open question gse 01

Write a seo meta description for the keyword best mountain bike

esempio di query open question gse 02

Come prepararsi per SGE

Per prepararsi all’arrivo di SGE, è importante comprendere come funziona e come potrebbe influenzare la tua strategia SEO. Ecco perchè ho deciso di aggiornare questo contenuto con i risultati ottenuti dal mio utilizzo quotidiano.

Di seguito ecco alcuni dei passaggi che dovresti tenere in considerazione per prepararsi all’Armageddon dei Core Update :

  1. Ottimizza i tuoi contenuti per l’IA: Poiché SGE utilizza l’IA per creare sintesi dei risultati di ricerca, è importante che i tuoi contenuti siano facilmente comprensibili per l’IA. Questo potrebbe includere l’uso di titoli chiari, l’organizzazione dei contenuti in modo logico e l’uso di parole chiave pertinenti (nulla di nuovo insomma).
  2. Fornisci informazioni dettagliate e accurate: SGE fornisce agli utenti una panoramica di un argomento, quindi è importante che i tuoi contenuti siano accurati e dettagliati (paragrafi concisi che vanno dritti al sodo senza fronzoli). Questo potrebbe aiutare i tuoi contenuti a essere selezionati dall’IA per essere inclusi nei risultati di ricerca.
  3. Mantieni aggiornate le tue informazioni: Poiché SGE potrebbe influenzare il modo in cui i siti web vengono classificati nei risultati di ricerca, è importante mantenere aggiornate le informazioni sul tuo sito web. Questo potrebbe includere l’aggiornamento regolare dei tuoi contenuti e l’assicurazione che tutte le informazioni siano accurate.

Conclusioni

Nel complesso, sono rimasto impressionato dal modo in cui Google ha gestito l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa nei risultati di ricerca. C’è ancora molto margine di miglioramento nell’Esperienza Generativa di Ricerca (soprattutto per quanto riguarda l’attribuzione corretta dei risultati), ma da quello che ho visto finora, sembra che Google stia procedendo nella giusta direzione.

Avere accesso anticipato alle funzionalità di Google mi ha fatto capire quanto il nostro modo di utilizzare il motore di ricerca stia per cambiare radicalmente e quanto, nella maggior parte dei casi, non siamo pronti per questo cambiamento.

Le best practices SEO rimangono le stesse, ma sono convinto che assisteremo a un totale stravolgimento delle SERP e che siti che un tempo occupavano posizioni inferiori potrebbero essere premiati dallo snippet di SGE e ottenere una visibilità mai raggiunta prima. Le attività di ottimizzazione Off Page, come la Link Building, potrebbero non essere più sufficienti per ottenere vantaggi dal posizionamento organico.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments